Uno dei pensieri che ogni anno attanaglia l'automobilista è come scegliere un'assicurazione auto vantaggiosa che non tralasci né il bisogno di sicurezza per sé, i propri cari e la propria auto, e che non perda di vista gli zeri del conto in banca: come dargli torto, visto l'elevato prezzo delle polizze che molte associazioni dei consumatori hanno denunciato di recente?
Però, pur trattandosi di lottare sempre contro Golia, il consumatore può in qualche modo tutelare il suo portafogli da "incidenti economici", cercando attraverso portali di confronto online di confrontare i prodotti di Quixa e di altre compagnie fisiche o online per scoprire la soluzione che meglio si adatta alle sue esigenze di guida e di spesa.
Sono sempre di più, grazie al forte potere della rete, i consumatori al volante che si mostrano favorevoli alla stipulazione online delle polizze per le loro auto, una soluzione che prospetta anche il World Insurance Report 2014, ricerca condotta da Capgemini in collaborazione con Efma diffusa di recente.
Infatti, i ricavi delle compagnie assicurative non diminuiscono, e anzi si beano del calo - fortunatamente - degli incidenti, i consumatori non sono soddisfatti: la customer experience pecca (secondo un cliente su tre), la fedeltà al brand crolla.
Degli oltre 15mila assicurati intervistati, infatti, solo il 32% si mostra piuttosto soddisfatto: il 70% dei consumatori invece si sente tradito, e quindi si lascerà probabilmente sedurre da un'altra proposta, magari di un altro potenziale traditore.
La fedeltà è un valore che va conquistato, ed il report ritiene che sia una sfida possibile da realizzare per chi opterà per una "svolta digitale": infatti, secondo i dati, chi ha puntato molto sull'uso di canali digitali ha visto salire fino a un +26% la soglia della fiducia e dunque anche quella dei profitti.
Ad oggi tuttavia la novità del digitale non sembra sempre portare grandi risultati e si registra ancora un successo per le offline con un 39% di soddisfazione per polizze vita stipulate, così come un 47% per quelle sui danni. Però, ed ecco il punto su cui rilancia il report, queste soglie sono raggiunte dai risultati di internet, con risultati positivi per il 41% delle polizze danni e il 32% delle polizze sulla vita.
Ancora l'ultima generazione dei device, il mobile, registra successi per il 31% delle polizze danni e il 26% di quelle sulla vita. Bisogna poi considerare la possibilità di condividere con la rete i risultati positivi, più semplice se si è usato un cellulare o un tablet per stipulare la polizza apprezzata (una media per polizze vita e danni attorno al 47%).
Con forza su questo argomento punta Raffaele Guerra di Capgemini, che spiega come "i profitti dell'industria assicurativa possano essere influenzati dal miglioramento della customer experience e dall'offerta di servizi Web, Digital e Mobile. Le compagnie che sapranno offrire le migliori capabilities digitali e un'ampia gamma di servizi online durante l'intero ciclo di vita dell'assicurazione (in particolare nelle fasi in cui è percepita maggiormente l'esigenza di innovazione come la liquidazione sinistri e la sottoscrizione delle polizze), guadagneranno forti vantaggi competitivi".
Vantaggi che si traducono in una stima cruciale per il Report: ben il 33% delle assicurazioni stipulate, di qui a cinque anni, si assesterà su un 11% via device mobile e su un 20% online.