Rinasce la mitica Alfa Romeo Duetto e in migliaia in tutto il mondo si preparano per rivedere su strada la leggenda su quattro ruote. Sono passate ormai diverse decadi da quando il "gioiellino" italiano cominciava ad essere commercializzato e faceva il suo debutto con onore nel film "Il Laureato" con Dustin Hoffmann: "E' la tua nuova macchina quell'Alfetta rossa là fuori? Con quella non avrai problemi a raccattarle, le bambocce, le marmocchie, le mocciose", recitava un amico nei confronti del protagonista in una scena iniziale della celebre pellicola.
La spider dell'Alfa Romeo, rinascerà in virtù di un accordo di produzione (ancora non ben delineato e chiaro) siglato tra la Fiat e la Mazda. Di questi tempi, però, come abbiamo ribadito più volte, i costi di gestione di un'automobile sono considerevoli e, per molti, stanno diventando addirittura proibitivi. Bollo, assicurazione auto e costo del greggio, stanno infatti contribuendo a mettere in crisi un mercato già in forte difficoltà. In questo senso, il consiglio per risparmiare, almeno sull'Rca, è di provare a consultare le compagnie che operano on line oppure i siti comparativi presenti sempre sul web: si possono trovare premi molto più convenienti rispetto alle assicurazioni tradizionali. Chi sogna il nuovo Duetto, quindi, può coltivare ancora delle speranze di contenere i costi, ma andiamo a scoprire più nel dettaglio la storia e le caratteristiche della spider più celebre al mondo.
Nato agli inizi degli anni '60 come '1600 Spider' dalla matita di Pininfarina, il Duetto fu presentato agli addetti ai lavori al Salone di Ginevra. Il successo dell'auto, chiamata anche 'Osso di seppia', per la forma della coda, fu immediato, tanto che il nome Duetto comincerà a essere utilizzato comunemente per altre auto simili, a prescindere dalla marca. Inoltre, si pensi che la produzione della vettura durò quasi per trent'anni, un record per il mercato dell'auto.
Come riporta l'agenzia Ansa, curioso anche il fatto che il nome "Duetto" non fu il frutto di un brain storming tra creativi del marketing e della pubblicità, ma l'idea di un signore di Brescia, tale Guidobaldo Trionfi, che vinse un apposito concorso portandosi a casa in premio l'automobile. Dopo un anno, però, il nome non fu più usato ufficialmente perché uguale a quello di una merendina già commercializzata. Queste sono tutte curiosità e storie che non fanno altro che accrescere negli appassionati e non solo l'alone mitologico che attornia quest'automobile. Ora non resta che aspettare l'uscita del nuovo modello, forse nel 2013?