L'Organizzazione
mondiale della sanità, secondo i propri studi, ha evidenziato
come un incidente grave su 3 è dovuto alla guida in stato di
ebrezza, pratica che, nonostante le ammende, ma soprattutto i
pericoli che si corrono, non sembra essere "passata di moda".
E'
importante sapere che, oltre alle sanzioni previste dal Codice
Penale in caso di sinistro sotto effetto di alcol, una delle
punizioni pecuniarie più onerose può arrivare direttamente dalla
vostra compagnia assicurativa: al momento della scelta di
un'assicurazione
auto, potreste firmare una polizza con una clausola che
prevede la rivalsa da parte dell'assicurazione in caso di
incidente dovuto a guida in stato di ebrezza.
Guida in stato di ebrezza: cosa prevede la rivalsa
Se nel caso degli incidenti "comuni" l'assicurazione auto sostiene semplicemente il risarcimento dei danni, nel caso di sinistri in seguito a guida in stato di ebrezza, la stessa compagnia può chiedere la rivalsa al guidatore del veicolo: la rivalsa può essere totale, ovvero relativa a tutti i danni, oppure parziale; questo varia a seconda di quanto stipulato nella clausola contenuta nel contratto assicurativo, a meno che non abbiate espressamente richiesto, previo pagamento, di eliminare la suddetta clausola dalla vostra polizza.
In poche parole, per chiarire meglio, la rivalsa è un diritto della compagnie assicuratrice che viene esercitato nel momento in cui l'assicurato causa un sinistro per guida in stato di ebrezza: l'assicurazione auto risarcisce tutti i danni a chi ha subito il sinistro, ma poi si rivale sul conducente del veicolo, pretendendo, nei casi estremi in cui si sono causate lesioni fisiche o addirittura morte, risarcimenti milionari.
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La rivalsa, che
potrebbe dare un oneroso scossone alle vostre finanze, riguarda
chiunque sia alla guida della vostra auto e sia in stato di ebrezza,
anche se non siete voi in prima persona: questo perché la
rivalsa è una clausola della polizza assicurativa che, come tutti
sanno, non è legata al conducente, ma al veicolo.
Questa clausola
è effettiva anche per la guida sotto effetto di sostanze
stupefacenti: in questo caso, però, bisogna dimostrare che si
sono assunte droghe poco prima di mettersi al volante.
Guida in stato di ebrezza: la legge per i neopatentati
Il limite di alcol
nel sangue, che è di mezzo grammo di alcol/litro di sangue, come
previsto dall'articolo 186 del Codice della Strada, non vale per
i neopatentati né per i conducenti professionisti.
I
neopatentati per tre anni non possono avere tracce d'alcol nel sangue
se devono guidare: questo è da tenere in considerazione se si
hanno figli che guidano la propria auto, e se si ha una polizza
che prevede la clausola sulla rivalsa.