Cosa succede in caso di decesso del contraente della polizza auto? Purtroppo, questa è una domanda che si sono posti molti automobilisti che, sorpresi da un lutto di uno dei propri cari, si sono trovati a dover gestire tutta una serie di aspetti burocratici decisamente poco intuitivi. Noi di SuperMoney vogliamo aiutarvi quindi a fare luce sulla questione, spiegandovi passo passo cosa dovete fare nell'eventualità di decesso del contraente dell'assicurazione auto.
Decesso del proprietario dell'auto: la successione
Prima di capire cosa fare nel caso specifico della polizza auto è bene conoscere la procedura relativa alla successione del mezzo in questione. A partire dalla data del decesso gli eredi avranno tempo 12 mesi per accettare formalmente l'eredità: da questo momento, poi, occorrerà comunicare al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) la voltura entro 60 giorni. Per questa operazione bisognerà recarsi di persona sia al PRA ( presso la sede ACI più vicina) sia in Motorizzazione, per far aggiornare rispettivamente Certificato di Proprietà e Libretto di Circolazione.
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In caso di decesso del proprietario dell'auto è obbligatorio effettuare il passaggio di proprietà del mezzo a favore di tutti gli eredi. Dato che un'auto cointestata comporta diversi fastidi, è consigliabile fare un secondo passaggio di proprietà a favore di uno soltanto degli eredi. Per ridurre il costo di questo "doppio passaggio" è consigliabile presentare in un'unica istanza la doppia voltura: così facendo riuscirete a contenere le spese di gestione della pratica, anche se la tassa IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) sarà comunque dovuta per entrambi i passaggi.
Ovviamente, questa procedura serve per regolarizzare la proprietà del mezzo, a per poter circolare occorre anche sistemare le pratiche di assicurazione auto. Vediamo come fare.
Decesso del contraente della polizza auto: cosa fare con l'assicurazione?
In caso di decesso del contraente della polizza auto, gli eredi dovranno informare tempestivamente la compagnia assicurativa. Ora, in alcuni casi la copertura del mezzo è da intendersi prolungata per un periodo di "tolleranza" variabile, in altri cessa immediatamente: per evitare problemi è meglio non utilizzare il mezzo fino a che la sua posizione assicurativa non viene regolarizzata.
Una delle domande più frequenti al riguardo è però questa: è possibile ereditare la classe di merito del familiare defunto? Nella maggior parte dei casi, purtroppo, la risposta è no. La sola persona che potrebbe ereditare la classe di merito del defunto è il coniuge, se la coppia viveva in regime di comunione dei beni.
I figli, invece, non possono in alcun modo ereditare la classe di merito del genitore defunto. Se quindi si sceglie di intestare l'auto ad un figlio tramite doppia voltura, questi dovrà o partire dalla classe di merito più costosa, o usufruire della Legge Bersani per ereditare la classe di merito di uno dei familiari conviventi o per assicurare l'auto ereditata con la stessa classe di una vettura già in suo possesso.