Dopo essere passato alla Camera, il Ddl Concorrenza è da tempo arenato in Senato, con oltre mille emendamenti. Tante le novità sul tema Rc auto, quasi tutte negative per i consumatori. Nonostante l'idea originale fosse di offrire agli automobilisti un concreto risparmio sull'assicurazione auto, le modifiche apportate al Ddl Concorrenza non solo rendono inverosimile il raggiungimento di tale obiettivo, ma arrivano persino a minacciare i diritti dei consumatori. A questo proposito non si sono fatte attendere le critiche da parte delle maggiori associazioni dei consumatori, tutte d'accordo che il Ddl Concorrenza così com'è attualmente non porti benefici agli automobilisti virtuosi, anzi.
Diversi sono i punti sui quali le associazioni richiedono un immediato intervento da parte del Senato, in tema di Ddl Concorrenza e rca, anche se i nodi fondamentali si possono ricondurre a due punti principali. Innanzitutto la Tariffa Italia, presente nella versione approvata dalla Camera e ora stravolta al Senato. In secondo luogo, vanno riviste le norme sul risarcimento al danno morale, che come sono ora presentano troppe variabili per garantire agli italiani un riduzione apprezzabile delle tariffe rc auto.
Ddl Concorrenza e rca: che fine ha fatto la Tariffa Italia?
Il primo motivo di scontro tra il Senato e le associazioni dei consumatori riguarda la cosiddetta Tariffa Italia, ovvero, la tariffa unica nazionale per gli automobilisti virtuosi di tutta Italia. Nata allo scopo di livellare le differenze tariffarie tra Nord e Sud della Penisola, dopo l'approvazione della Camera l'iniziativa è stata completamente snaturata.
Se originariamente doveva essere l'Ivass, l'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni a determinare gli sconti da applicare sulla polizza auto dei guidatori virtuosi residenti nelle regioni dove la tariffa era superiore alla media nazionale, a seguito delle modifiche volute dal Senato la palla è passata alle singole compagnie assicurative.
Ogni compagnia potrà quindi applicare gli sconti sulla base delle proprie politiche interne, oltre a subordinarli eventualmente all'adozione di dispositivi anti-frode come la scatola nera. Lasciando il tutto alla discrezionalità delle compagnie c'è il rischio concreto che i benefici per i guidatori siano molto più lievi di quanto si sperava in origine.
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Possibile eliminazione del risarcimento del danno morale
Altra critica al Ddl Concorrenza riguarda il tentativo di eliminazione del risarcimento per danno morale a seguito di sinistro stradale. La Commissione Industria al Senato è infatti intervenuta modificando il testo de Ddl in modo che, per lesioni gravi superiori al 9% il risarcimento riconosciuto sia già comprensivo di ogni indennizzo per eventuali danni non patrimoniali, compresi quindi quelli morali.
Risarcimento danno morale: cosa dicono le associazioni dei consumatori?
Tutte le associazioni dei consumatori si sono schierate contro le modifiche apportate al testo del Ddl Concorrenza in materia di risarcimento del danno morale. Secondo Konsumer Italia, la mancanza di tabelle di risarcimento certe e ben definite lascia ampio spazio di speculazione alle singole compagnie assicurative, azzerando la prevedibilità di spesa che consentirebbe di rimodulare le tariffe rc auto al ribasso a vantaggio di tutti gli assicurati. Inoltre, l'associazione propone anche di far sì che per le macroinvalidità derivanti da sinistro stradale il risarcimento venga trasformato in un vitalizio che consenta al soggetto danneggiato di avere un'entrata costante nel tempo, pur non potendo lavorare.
Anche il Movimento Difesa del Cittadino è intervenuto, insistendo sulla necessità di tabelle di risarcimento chiare e uniformi su tutto il territorio italiano. A questo proposito, l'associazione vorrebbe estendere a tutta la Penisola le tabelle utilizzate a Milano. La garanzia di risarcimenti certi e in tempi rapidi, rappresenterebbe infatti un freno alla serie infinita di contenziosi giudiziari, costosi e interminabili, che vanno contro gli interessi dei consumatori e potrebbero contribuire alla riduzione delle tariffe rc auto.
Adiconsum è dello stesso parere, e insiste sull'importanza di estendere le tabelle di risarcimento applicate a Milano anche al resto del Paese. Un'iniziativa che ha incontrato anche l'appoggio dell'Adoc, che ribadisce come lasciare i contenziosi sui danni liberi e interpretabili sia un modo di tutelare i diritti delle lobby interessate, ma di certo non quelli degli automobilisti assicurati, che meritano la certezza di poter ottenere un risarcimento soddisfacente e in tempi brevi.