Il caro rc auto incombe, sempre più pressante, sulle casse delle famiglie. Le criticità da sempre evidenziate nel sistema assicurativo italiano hanno portato a un rincaro continuo dei prezzi. Gli italiani hanno reagito in vario modo, in molti hanno trovato sostegno nel web, dove hanno potuto informarsi sui migliori preventivi Rc auto e valutare le alternative più vantaggiose, altri hanno rinunciato al possesso dell'automobile, altri ancora hanno optato per veicoli di dimensioni inferiori, tutti si sono perlomeno posti il problema.
In effetti, il numero di persone che consultano la rete per porre le polizze Zurich Connect a confronto con quelli di Quixa o Genertel o tutte le altre è notevolmente aumentato. La prima vera riforma del sistema assicurativo si è avuta con la liberalizzazione della concorrenza fra compagnie, la quale ha generato un fermento tra i guidatori italiani mai conosciuto prima. A seguire, l'abolizione del tacito accordo ha incentivato ulteriormente la pratica delle comparazioni e prodotto effetti benefici per le tasche degli automobilisti di casa nostra. Ma ancora non basta, all'orizzonte ora si prospettano nuovi scossoni, si spera positivi, e il ddl Carrozzieri sembra possa essere portatore di quell'ondata di novità di cui il comparto assicurativo italiano ha davvero bisogno.
La Riforma del Codice delle Assicurazioni, o ddl Carrozzieri appunto, è stata depositata alla Camera e punta con decisione all'abbattimento dei premi assicurativi, vera spina nel fianco dei risparmiatori nostrani. Il nodo più complicato riguarda la questione carrozzerie convenzionate. Già sotto il Governo Letta era stata paventata la possibilità di un risarcimento in forma specifica; in soldoni, la compagnia si sarebbe occupata della riparazione del veicolo, con conseguente (e facilmente pronosticabile) abbassamento degli indennizzi. Un provvedimento che, tra l'altro, sarebbe andato a penalizzare il libero mercato, se pur fornendo un valido strumento contro le truffe. Il Decreto, dunque, si esprime in favore della libertà, da parte dell'assicurato, di rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia.
L'assicurato vittima del sinistro, però, non potrà più contare sul risarcimento diretto. La riforma sentenzia l'obbligo, da parte di chi si ritrovi la macchina incidentata, di ripararla entro 60 giorni dal sinistro, completa di revisione, pena segnalazione al Dipartimento del Ministero dei Trasporti. Ad oggi, invece, l'assicurato può chiedere il rimborso del danno alla compagnia assicurativa, quest'ultima, a propria volta, si rivale sul colpevole del sinistro. I provvedimenti, dunque, sono orientati verso una maggior tutela degli assicurati onesti e a contrastare le frodi.