Stop alle false assicurazioni per i veicoli a motore circolanti su strada - Nel 2015 il contrassegno cartaceo lascerà definitivamente il posto al microchip elettronico. Obiettivo: ridurre le frodi e ridurre l'evasione dell'obbligo assicurativo, come promesso dal Ministero dello Sviluppo economico. Se fino ad ora, infatti, c'era la possibilità di contraffare i contrassegni, il microchip elettronico non permetterà più tali reati perchè sarà collegato ad una banca dati aggiornata in tempo reale.
Il passaggio necessita di circa due anni, ecco un riassunto delle tappe previste dal Decreto Ministeriale n. 110 del 9 agosto scorso.
Dal 18 ottobre inizia il processo di dematerializzazione: via alla sostituzione dei tagliandi con sistemi elettronici o telematici (difficilmente falsificabili).
Il microchip sarà collegato ad una banca dati, e qui il motivo della lunghezza del procedimento. Saranno necessari 30 giorni per rendere operativo il database e 60 giorni per integrarlo con i dati dell'ANIA (l'Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici). In più, ci vorranno circa 18 mesi per collegare il database ai sistemi di controllo che in dotazione delle Forze dell'Ordine.
Insomma, gran parte del lavoro che consentirà il passaggio dal contrassegno cartaceo al microchip elettronico per quello che riguarda l'assicurazione per i veicoli sarà nelle mani degli informatici impegnati nel progetto.
Una volta superato il periodo di passaggio (orientativamente dal mese di ottobre 2015), tutto filerà più liscio in materia di sicurezza stradale. I benefici del microchip elettronico attestante il pagamento dell'assicurazione sono tanti, così come anche le polemiche per il diritto alla privacy: tutor e autovelox potranno, grazie alle immagini registrate, effettuare controlli dei veicoli in tempo reale. Così, i mezzi non in regola con il pagamento dell'RC auto verranno subito scoperti. Le Forze dell'ordine, inoltre, non dovranno più verificare la validità del contrassegno, basterà inserire la targa del veicolo nel programma apposito per ottenere tutte le informazioni sullo stesso, comprese eventuali frodi.
Ricordiamo che a luglio 2013 il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, ha riconosciuto che il fenomeno delle frodi assicurative ha raggiunto negli ultimi anni in Italia "livelli allarmanti soprattutto per le infiltrazioni della criminalità organizzata, che vi ha visto un promettente ramo di affari". Speriamo, a questo punto, di aver preso la strada giusta contro le frodi scegliendo la sostituzione del contrassegno assicurativo con il microchip elettronico.