E' in corso, a Roma, la XXIII Assemblea Generale Unapass (Unione nazionale di agenti professionisti di assicurazione che rappresenta oltre mille agenzie), che mira a ridisegnare la propria identità e il proprio impegno in campo assicurativo. Massimo Congiu, presidente Unapass, racconta a SuperMoney News sfide e obiettivi del settore assicurativo italiano e fa un bilancio sugli interventi intrapresi dal Governo con le Liberalizzazioni.
Il Decreto Liberalizzazioni (convertito nella legge 24 marzo 2012, n.27) ha introdotto molte novità nel settore della Rc auto. Come valuta l'azione del Governo?
"Il Governo, attraverso il Decreto Liberalizzazioni, ha promosso interventi di grande interesse, come l'abolizione del risarcimento per micro invalidità permanente in caso di danni di lieve entità, che è da sempre una delle cause di aumento delle tariffe assicurative.
Il problema è che, fatta la legge, poco si fa per garantirne la piena applicazione: è invece indispensabile accompagnare l'introduzione di nuove norme con la verifica della corretta applicazione delle stesse, per capire se le finalità prefissate sono state o meno raggiunte. Questo soprattutto alla luce del fatto che il costo della rc auto sta diventando un vero e proprio problema sociale, con 3 milioni di automobilisti che circolano privi di copertura assicurativa".
Tra le novità introdotte con le Liberalizzazioni, anche la scatola nera ha fatto molto discutere. Come è stata accolta dagli agenti?
"Quello della scatola nera è stato un altro intervento di grande impatto: anche in questo caso, però, il Governo è stato molto abile nell'introdurre la norma, ma dimostra una certa timidezza nel farla rispettare dalle imprese. Quanto alle agenzie, dovrebbero smetterla di chiedersi se la scatola nera sia o meno un obbligo di legge e iniziare a capire come massimizzare i vantaggi di un simile strumento, generando un meccanismo virtuoso. La scatola nera è utilissima come deterrente per chi ancora utilizza la polizza rc auto come se fosse un bancomat, perché permette di individuare con precisione la dinamica dei sinistri. In questo modo le compagnie possono evitare le truffe, limitare i costi dei sinistri e, di conseguenza, ridurre le tariffe rc auto".
Secondo lei la collaborazione tra gli intermediari è una strada percorribile?
"Unapass sostiene la collaborazione tra intermediari come una pratica profondamente giusta, che va regolamentata con l'aiuto di Ania (Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, ndr). Di fatto, prima dell'introduzione del regolamento n. 5 da parte dell'Isvap, questa era una prassi già ampiamente adottata dagli intermediari. Il consumatore sarebbe il primo a beneficiare della libera cooperazione tra gli agenti assicurativi, perché potrebbe avere accesso a un più ampio ventaglio di offerte e opportunità".
Proprio per offrire al cliente maggiore possibilità di scelta, il Governo ha introdotto l'obbligo di multipreventivazione con l'articolo 34 del Decreto Liberalizzazioni…
"La collaborazione tra gli agenti farebbe venir meno la necessità di obbligare le imprese a presentare preventivi multipli, una norma che ci lascia alquanto perplessi, anche perché non stabilisce uno "standard minimo" per le polizze assicurative che andrebbero confrontate. Anche l'Isvap ha ammesso che questa norma andrebbe riformulata: lo dimostrano le circa 3.500 segnalazioni pervenute durante la fase di pubblica consultazione del Regolamento attuativo".
Tra gli obiettivi dell'Assemblea Unapass in corso, c'è quello di aumentare la concorrenza tra le imprese e la tutela del consumatore. Quali sono i prossimi passi da compiere?
"La nostra associazione rappresenta una categoria professionale strategica per l'economia del Paese. Ecco perché vogliamo per prima cosa raggiungere l'unità nella rappresentanza, per poter parlare con un'unica voce e diventare un interlocutore privilegiato per Ania. Intendiamo raccogliere la proposta del Presidente Minucci di lavorare in sintonia, non come controparti ma facendo sistema, con l'obiettivo di affrontare, per prima cosa, grandi questioni di attualità come l'abbassamento del costo della RCAuto e il tema del plurimandato.
Un altro obiettivo fondamentale di Unapass è il dialogo con le istituzioni, seguendo il principio della sussidiarietà: lavorando di comune accordo è possibile, per esempio, contrastare il fenomeno delle auto non assicurate e portare gli oltre 3 milioni di automobilisti privi di Rca ad assicurarsi; in questo modo si contribuirebbe ad aumentare il gettito fiscale delle Province e, di conseguenza, a migliorare i servizi offerti ai cittadini. Inoltre, la riduzione del costo della Rc auto potrebbe portare i consumatori a investire maggiormente in altri settori assicurativi, dando vita a un nuovo sistema di welfare sempre meno pubblico".