I costi dell'assicurazione auto e del greggio non fanno dormire sonni tranquilli ai guidatori italiani. Benzina dall'aria. In tempi di crisi, riscaldamento globale e risparmio energetico c'è chi ci ha provato. Si tratta di un'azienda inglese, la Air Fuel Synthesis (AFS), con base a Stockton-on-Tees (nel nord-est dell'Inghilterra), che ha svelato di aver prodotto metanolo, trasformandolo poi in carburante, dall'anidride carbonica e dal vapore acqueo contenuti nell'aria. L'idea non è certo originale, risale piuttosto agli anni Settanta, quando nacque l'interesse per le energie rinnovabili a seguito delle crisi petrolifere che misero in ginocchio il sistema energetico di tanti Paesi, compresa l'Italia.
Ma l'impresa britannica l'ha comunque messa in pratica in una vera e propria raffineria, dove la tecnologia è stata testata da agosto. Per ottenere, questo l'annuncio di Peter Harrison, amministratore delegato della società, cinque litri di benzina "pulita", che potrebbe essere impiegata anche nei motori attualmente in uso, senza contenere gli additivi dei classici carburanti.
Sebbene il processo sia ancora nelle sue prime fasi di sviluppo e necessiti comunque di elettricità dalla rete nazionale per poter funzionare, la compagnia, secondo anche quanto scrive il giornale inglese "The Independent", ritiene che in futuro l'energia prodotta possa essere ancora più green grazie all'impiego di fonti rinnovabili come il vento o le maree.
L'obiettivo è di quelli ambiziosi: l'azienda Made in UK vorrebbe espandere, entro due anni, la sua produzione a una tonnellata di carburante al giorno, ma per il momento la tecnologia impiegata non è proprio economica. Per ora infatti il sistema, per estrarre l'anidride carbonica dall'aria e catturare una tonnellata di CO2, "consuma" 400 sterline (circa 280 euro).