L'automobile costa, tanto. E la società odierna si riorganizza. Fra costi proibitivi delle Rc auto, aumento dei carburanti, il contesto urbano paga un dazio sempre più salato per il possesso delle vetture. I consumatori hanno imparato a gestire diversamente le proprie spese, in molti scelgono, coscienziosamente, di setacciare il web per comprendere al meglio come richiedere un preventivo assicurazione auto, così da poter scegliere tra un ventaglio più ampio di alternative, tanti altri hanno optato per l'acquisto di mezzi con motore ibrido, altri ancora si orientano verso servizi di car sharing, per non parlare di quanti hanno riscoperto la passione per una bella camminata.
La possibilità di porre le polizze Zurich Connect a confronto con quelle di Linear o Quixa aiuta i cittadini a tagliare le spese, i progressi in chiave green del comparto automobilistico forniscono vetture meno impattanti sul territorio e l'incontro fra tecnologie social e consumo partecipativo facilita gli spostamenti anche a chi non può permettersi un veicolo di proprietà. Ma c'è un'altra problematica portata in dote dal business automobilistico, quella relativa allo smaltimento della macchina risalente agli anni che furono, magari ereditata dal nonno vent'anni fa e piena di ammaccature e cicatrici che ci ricordano quando, da neopatentati, solcavamo marciapiedi in preda all'inesperienza.
Disfarsi di un ricordo costa. E non solo emotivamente. Lo smaltimento dei veicoli, infatti, genera 8 milioni di tonnellate di rifiuti l'anno in tutta Europa, di cui 1,2 milioni in Italia. Le conseguenze si traducono in termini di CO2 dispersa nell'aria e impatto sull'ambiente. Ecco allora lo stop dall'Unione Europea, le automobili riciclate sono la nuova frontiera del settore e bisognerà adeguarsi in tempi brevissimi.
Le automobili riciclate, infatti, dovranno raggiungere un volume del 95% del totale già a partire dal prossimo 1° gennaio. Un provvedimento sacrosanto che permetterà di abbattere gli sprechi e ridurre al minimo l'impatto sull'ecosistema dei rifiuti metallici ed elettronici di auto e moto.
Il progetto prevede di trasformare in risorsa preziosa ciò che oggi rappresenta, nella stragrande maggioranza dei casi, un dannoso rifiuto. D'altronde, di un auto è possibile recuperare pneumatici, olio, batterie,carrozzeria interna ed esterna, con benefici notevoli anche sotto il profilo economico. Magari, facendo confluire il tutto in opere orientate al rinnovabile. Se non è ecologia questa!