Se si dovesse dare uno sguardo ai registri di immatricolazione delle automobili italiane, probabilmente si scoprirebbe che la maggior parte dei veicoli usati nello stivale sono un po’ vecchiotti: quindi consumano tanto, inquinano tanto e si avvicina il momento in cui dovremo cambiarli perché non potranno più circolare, oppure smetteranno di funzionare. Nel frattempo, però, da bravi cittadini rispettosi della legge, paghiamo bolli, tasse di circolazione, assicurazioni e facciamo revisioni e tagliandi. Le spese da affrontare per mantenere un’automobile sono tante, ma delle vie che portano al risparmio si trovano sempre, a cominciare dalla bestia nera dell’rca. Per evitare di avere gli incubi, si possono mettere le assicurazioni auto a confronto, per trovare quella che proponga un servizio completo ad un costo vantaggioso.
Per capire quali sono le proposte del mercato in questo momento, ci si può informare sui prodotti Genertel, Genialloyd, Zurich Connect, Generali, e sulle numerose compagnie che propongono pacchetti assicurativi. Quando poi arriverà il momento di cambiare macchina, si potrà decidere di investire nel futuro e scegliere tra le auto elettriche che negli ultimi anni sono state introdotte sul mercato delle quattro ruote. Certo, hanno ancora dei prezzi d’acquisto elevati rispetto a quanto i consumatori medi sono disposti a spendere, e in molti casi l’autonomia delle batterie nelle auto elettriche è ancora limitata.
Ma si stanno facendo grandi passi avanti, come dimostrano le numerose colonnine per la ricarica che vengono installate da Nord a Sud, e come emerge anche dallo studio dell’evoluzione del mercato delle auto elettriche portato avanti da Urban Foresight, una società di consulenza britannica che si impegna nell’ambito dello sviluppo sostenibile. In un grafico dello studio, denominato Gartner’s Hype Cycle, si nota come la fase iniziale sia stata superata (quella della spinta tecnologica) e che in questo momento ci troviamo sul versante discendente del “Picco delle aspettative esagerate”, raggiunto nel 2011.
Una volta completata la discesa, ci si troverà nella “Cavità della disillusione”, per poi salire lungo il “Pendio dell’ispirazione” e finalmente arrivare all’"Altopiano della produttività". L’unica Casa di produzione di auto elettriche che sembra non essere toccata da questa tendenza è la Tesla Motors, che sembra vivere in uno stato di perenni buone notizie. Non per niente molti la paragonano alla Apple degli inizi.