Riuscire a mantenere un'automobile tra i costi dell'assicurazione auto, il bollo e il prezzo dei carburanti è diventata impresa ardua per molti. La strada delle tecnologia nel settore automotive si dirige verso la produzione e la diffusione dell'auto elettrica. Al convegno "E-Car 2012: anno della svolta elettrica?" sono stati illustrati i risultati del III Osservatorio Deloitte dell'auto elettrica che mostrano come gli italiani siano interessati ai veicoli elettrici anche se si dicono pronti a considerarne l'acquisto soprattutto per risparmiare circa l'85% dei costi di alimentazione (su un utilizzo di circa 10mila km annui) e contribuire a un miglioramento della qualità dell'aria. Le condizioni che pongono gli italiani, però, per l'acquisto della vettura è che il prezzo dovrebbe essere inferiore ai 15mila euro e che l'autonomia dovrebbe arrivare ad almeno 160 km.
Le vetture elettriche vendute nel 2011 in Italia sono state ancora molto poche: meno di 300 unità su un mercato pari a 1,75 milioni. Questo dato dipende da molteplici fattori, come è facile immaginare. Non è secondaria la problematica della ricarica della batteria. Dove si può "fare rifornimento" di elettricità? Sicuramente non è sufficiente rispondere a questa domanda dicendo che ogni possessore di auto elettrica può tranquillamente ricaricare la vettura con una presa domestica. E chi non ha il box o il garage? Il problema è proprio questo, manca un indotto strutturale pronto a soddisfare le esigenze di chi acquista una vettura del genere.
Il mondo dell'auto, però, anche se con qualche reticenza iniziale, sembra ora puntare con discreta decisione sul "futuro elettrico". I servizi e l'indotto si adegueranno strada facendo, dando vita così a un cambiamento che si potrà a buona ragione definire epocale. Come riporta il Sole24Ore on line, aprendo il convegno il presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, ha comunicato che le imprese attive nella green economy nella provincia di Milano, Lodi, Monza e Brianza sono oltre 400, impiegano 25mila addetti e contano un fatturato totale di 50 miliardi di euro. Numeri che fanno intendere di che tipo di trend si parla.