Perché l'assicurazione della nostra auto (la cosiddetta RC) costa così tanto? Perché nonostante tutti gli interventi degli organi preposti al controllo (vari Ministeri e IVASS), in Italia l'assicurazione auto continua ad essere la più cara d'Europa?
La liberalizzazione del settore assicurativo del 1994 che avrebbe dovuto favorire la concorrenza non ha dato alcun frutto; il prezzo medio di una polizza è cresciuto da allora di circa il 60% e soprattutto in alcune regioni i rincari sembrano non avere fine.
La "giustificazione" utilizzata dalle compagnie assicurative è quella che conosciamo bene: nel nostro paese i costi si dilatano a dismisura perché le frodi sono un fenomeno diffuso e i sinistri si estendono al di là del normale risarcimento per l'intervento di numerose figure (periti, avvocati, carrozzerie, medici), che devono essere anche loro giustamente risarcite per il loro lavoro. Pagare sinistri a volte "poco chiari" o avere i costi gonfiati per la partecipazione di altre controparti significa aumentare gli esborsi e conseguentemente "riversarli" anche sugli assicurati che non hanno mai causato alcun problema.
In effetti abbiamo provato a controllare e solo nell'ultimo mese per esempio a L'Aquila 32 persone sono state rinviate a giudizio per certificati medici fittizi per ottenere il risarcimento di incidenti mai accaduti e per false fatture per riparazioni mai avvenute; il tutto per un "bottino" di oltre 300.000 euro.
Stesso triste "copione" nella zona di Cuneo, luogo in cui avvenivano i finti sinistri con "protagonisti" residenti perlopiù a Cagliari ; 149 persone denunciate per oltre 130 sinistri inventati (26 sinistri per la stessa macchina e 77 incidenti per la stessa persona nel giro di 2 anni) per un indennizzo complessivo da parte delle assicurazioni di circa 350.000 euro.
A Messina sono state eseguite 16 misure cautelari (coinvolti anche medici ed avvocati) per associazione a delinquere finalizzate alle truffe alle assicurazioni per finti sinistri; persino la tranquilla ed insospettabile Aosta (che ha il positivo record di provincia in cui vengono rubate meno auto) ha visto la denuncia di 10 persone con l'accusa di avere "prodotto"sinistri stradali avvenuti con modalità diverse rispetto alla realtà.
L'elenco potrebbe continuare e si tratta di fenomeni presenti senza alcuna distinzione territoriale; la domanda d'obbligo è: perché il Ministero per lo Sviluppo Economico non renda finalmente obbligatoria la cosiddetta "scatola nera" (ad oggi solo facoltativa), che monitora ogni secondo di percorrenza della macchina, consentendo il taglio quasi alla radice di questi perversi meccanismi?
Con l'adozione obbligatoria della "scatola nera" verrebbero meno gli artifici per millantare sinistri e traumi fisici inesistenti, con il risparmio delle compagnie assicurative e conseguentemente delle nostre tasche.