Il problema delle assicurazioni auto false o rilasciate da società non autorizzate ad operare sul territorio italiano è una questione che deve avere il più ampio risalto possibile, come anche l'Ivass richiede agli organi di informazione. Vediamo allora i più recenti tre casi di polizze rc contraffate o non valide che l'istituto di vigilanza ha scoperto negli ultimi giorni e di cui ha diffuso i dati.
Ricordiamo che circolare con un'assicurazione di una compagnia non autorizzata ad operare in Italia equivale ad avere una polizza rc fasulla e dunque si è privi di ogni copertura; da evidenziare anche che spesso sono vittime inconsapevoli anche broker assicurativi autorizzati, i quali ritrovano le loro intestazioni sulle polizze contraffatte.
Il 30 ottobre l'Ivass ha comunicato che sono state riscontrate assicurazioni auto temporanee contraffatte intestate alla società Towarzystwo Ubezpieczen Wzajemnych Tuz: si tratta di una compagnia assicurativa non abilitata per l'Italia, la quale però non centra con la questione in quanto ha disconosciuto tali polizze fasulle.
Altre polizze rca temporanee non valide sono quelle che l'Ivass segnala essere intestate a RSA Assicurazioni Spa e RSA Assicurazioni Group Spa, società non autorizzate a proporre assicurazioni auto nel nostro paese, emesse tramite la Mega Assicurazioni Agenzia Principale Rsa Group, non iscritta al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi o nell'Elenco degli intermediari dell'Unione Europea.
Attenzione: c'è invece una compagnia regolarmente autorizzata, ovvero la Rappresentanza RSA - Sun Insurance Office Limited, che giustamente informa di non centrare nulla con la vicenda (come spesso succede, si tratta di assonanze usate apposta per confondere gli automobilisti).
Terzo ed ultimo caso di assicurazioni auto contraffatte che segnaliamo è quello relativo a Gold Broker, non iscritto nel Registro Unico degli intermediari assicurativi autorizzati in Italia nè tanto meno facente parte dell'elenco europeo, che ha emesso polizze rc con intestazione Uniqa Protezione Spa, società questa sì regolarmente autorizzata che tramite l'Ivass ha informato di non centrare nulla con la vicenda.