L'obbligo di "pluri-mandato" per chi vende le assicurazioni auto potrebbe presto trasformarsi in legge: sembra essere questo il risultato dell'intesa tra le delegazioni di PDL e PD, che si sono riunite per discutere le modifiche al Decreto Liberalizzazioni del Governo Monti.
Stando alle indiscrezioni emerse nel tardo pomeriggio, gli intermediari assicurativi (agenti e banche) dovranno disporre di almeno tre mandati di distribuzione. La decisione di istituire il pluri-mandato obbligatorio sarebbe scaturita dalle critiche sollevate in Parlamento da Giovanni Pitruzzella, Garante della Concorrenza, all'articolo 34 del Dl liberalizzazioni, che prevede l'obbligo di presentare ai clienti almeno tre diversi preventivi di società assicuratrici concorrenti. Secondo Pitruzzella, questo articolo rischierebbe di disincentivare il pluri-mandato, ovvero lo sviluppo di reti di agenti che offrano polizze di compagnie diverse, con sconti e politiche commerciali realmente concorrenti. Ecco perché ora si pensa di introdurre per legge l'obbligo di vendere le polizze di diverse compagnie.
L'intesa tra PDL e PD sul pluri-mandato obbligatorio potrebbe avere conseguenze notevoli per il settore delle assicurazioni auto: nel caso in cui l'accordo diventasse legge, le Compagnie assicurative si troverebbero ad essere soltanto "fabbriche di prodotti", mentre il potere commerciale (insieme ad una parte notevole dei margini) finirebbe interamente in mano agli Agenti di vendita.
Il pluri-mandato obbligatorio suscita numerosi interrogativi. Dal punto di vista del consumatore, viene da chiedersi se sia conveniente che il "potere" si concentri interamente nelle mani degli agenti, anziché all'interno delle Compagnie, più controllabili e regolate da norme precise. Se nel mondo anglosassone il pluri-mandato si dimostra del tutto legittimo e funzionante, perché è il cliente che paga il proprio broker per ottenere l'offerta più vantaggiosa sul mercato, in Italia la situazione è ben diversa: qui infatti gli agenti vengono retribuiti dalle Compagnie, motivo per cui questa norma potrebbe rivelarsi un "boomerang" e finire per aumentare, ancora una volta, i costi della distribuzione.
"Noi crediamo che il pluri-mandato sia un istituto complessivamente positivo - spiega Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney -. Seguendo proprio questa ottica, e lo spirito delle parole del Garante della Concorrenza Pitruzzella, abbiamo sviluppato un servizio di confronto per permettere agli utenti di individuare la più conveniente assicurazione auto. Ma stabilire il pluri-mandato per legge può essere rischioso e, sicuramente, da gestire con grande attenzione".
Da questo dibattito è emerso un elemento positivo per le Compagnie, che si sono definitivamente persuase dell'importanza di adeguarsi all'obbligo di multi-preventivazione stabilito nell'articolo 34 del Decreto liberalizzazioni. Lo spirito della norma ora è chiaro: incentivare una maggiore concorrenza tra le compagnie. Se anche la legge dovesse rimanere invariata, le Compagnie non potranno che adeguarsi all'obbligo di multi-preventivazione. Per essere del tutto "compliant" con la normativa e non rischiare sanzioni e l'annullamento dei contratti non sarà sufficiente effettuare preventivi approssimativi, basati su "profili standard" predefiniti, o calcolati in base a tariffe non ufficiali.
Per essere a norma gli assicuratori dovranno fornire preventivi "ufficiali", che provengo direttamente dai sistemi proprietari delle Compagnie interessate, attraverso collegamenti informatici diretti e ricerche in tempo reale sui preventivatori obbligatori presenti sui siti.