E' stato un anno denso di novità il 2013 per quanto riguarda il mondo delle assicurazioni auto, pieno di buone intenzioni a volte disattese e di modifiche controverse, i cui effetti sicuramente si riverseranno anche negli anni a seguire.
Si è partiti subito con il botto dell'abolizione del tacito rinnovo, in vigore dal giorno 1 gennaio 2013 con annessa copertura anche per i 15 giorni successivi alla scadenza della polizza, a prescindere dal rinnovo con la medesima compagnia o con passaggio ad altra assicurazione. Questi 15 giorni di copertura obbligatoria è possibile abbiano inciso sull'aumento delle tariffe, dal momento che sono offerti gratis, senza possibilità di potersi poi "rivalere" con l'aumento di classe in caso di sinistro e di eventuale passaggio ad altra compagnia.
Nel corso dell'anno poi il governo ha deciso di alzare il limite per poter scaricare le spese relative alle SSN (spese sanitarie nazionali) a 40€, rendendo di fatto impossibile per circa il 90% degli automobilisti la dichiarazione dei redditi con questa deduzione.
Anche la parità dei sessi in fatto di tariffe, resa obbligatoria dall'Unione Europea, ha finito per incidere in negativo sulle nostre tasche. Ad un risparmio esiguo per gli uomini, si è passati ad un aumento marcato per le donne, "pareggiando" di fatto i benefici previsti.
Anche il decreto delle liberalizzazioni che doveva introdurre la tanto decantata scatola nera, non sembra avere fornito gli impulsi necessari alle compagnie assicurative per un marcato miglioramento delle tariffe.
Ad oggi manca ancora il parere definitivo dell'IVASS per regolarizzare i criteri e i dati da cui la scatola nera potrebbe "attingere" per verificare la responsabilità in caso di sinistro o per lo sconto da applicare in fase di rinnovo.
La Legge sulla Privacy "incombe" sul legislatore e in attesa del regolamento definitivo (la sentenza del Tar è attesa entro la metà dell'anno 2014), poche compagnie assicurative hanno il prodotto già pronto.
Il fatto che poi i costi di installazione siano (giustamente) a carico delle compagnie, ha comportato che i medesimi costi siano stati "spalmati" sull'importo complessivo della polizza.
Questo spiega anche perché ad oggi la scatola nera offerta al sud comporti una sostanziale diminuzione del premio, mentre la stessa al nord non abbia i medesimi benefici, segno che è presente la volontà delle compagnie di monitorare attentamente e favorire il "controllo" tramite scatola nera nelle regioni più a rischio, riversandone poi i costi nelle regioni più "tranquille".
Il costo medio delle polizze (attestato intorno agli 800€ a polizza, sempre in aumento negli ultimi anni) e la crisi che continua a colpire le tasche degli italiani, ha avuto anche come spiacevole conseguenza la circolazione di molti autoveicoli sprovvisti di assicurazione (sembra addirittura il 10% del totale con picchi del 17% tra i motociclisti).
Purtroppo tanti sinistri non possono quindi essere coperti se non dal "fondo vittime della strada", (l'organo che interviene quando il mezzo non è assicurato, o in circolazione contro la volontà del proprietario o quando non si è riusciti ad identificare il "colpevole" dell'incidente perché non si è fermato dopo l'urto) che è finanziato attraverso le tasse erogate alle compagnie assicurative al momento del pagamento della polizza.
E' facile quindi che il fenomeno esponenziale di incidenti con macchine non assicurate comporti l'aumento della quota destinata a questo fondo, i cui costi saranno quindi paradossalmente "coperti" dagli automobilisti "virtuosi", cioè quelli che pagano regolarmente la polizza.