Nell'attesa che il governo intervenga entro ottobre con un decreto sul tema assicurazione auto, è doveroso segnalare che oltre l'80% delle province italiane ha effettuato un aumento dell'imposta provinciale che complessivamente è ora al 16%.
Il mercato delle polizze assicurative sta vivendo una fase di grande crisi, sia per gli automobilisti che per le compagnie assicurative. Secondo infatti l'Ivass, in Italia sono presenti i costi più elevati d'Europa e, naturalmente, gli italiani sono corsi ai ripari cercando di risparmiare stipulando contratti assicurativi anche online attraverso i molti comparatori esistenti sul web. Molti automobilisti, sono però stati anche costretti ad abbandonare il proprio mezzo nel garage o ai margini delle strade perchè non sono riusciti a rinnovare l'alto costo del proprio tagliando assicurativo.
Rca sempre più costosa ed a peggiorare maggiormente la situazione arriva l'incremento sull'imposta locale applicata alle assicurazioni auto, la cui gestione, a causa di un decreto sul federalismo fiscale approvato nel 2011, è totalmente a carico delle singole province. Secondo i dati pubblicati sul sito del Ministero dell'Economia, la maggioranza degli enti provinciali ha aumentato tale imposta portandola dal 12,50% al massimo consentito, ovvero all'aliquota del 16%.
Tale dato darebbe ragione quindi all'Ania che, a differenza dell'Ivass, avrebbe stimato una riduzioni delle tariffe nel panorama assicurativo in base ai dati pervenuti dalle società di assicurazioni e che i rincari sarebbero probabilmente dovuti solamente al carico fiscale sempre maggiore che il Bel Paese sta affrontando in ogni settore.