In queste ultime settimane, le novità introdotte dal decreto sulle liberalizzazioni nel settore dell'assicurazione auto hanno alzato numerosi voci di polemica, ma anche di consenso. In particolare, le iniziative del Governo per la lotta contro le truffe nel settore hanno riscosso successo anche tra i parlamentari che, nell'ambito degli emendamenti al decreto, hanno firmato alcune proposte trasversali per combattere in modo ancora più efficace questo fenomeno.
Una proposta in particolare vede uniti numerosi senatori appartenenti ai più diversi gruppi politici (dal Pdl al Pd, dall'Idv al Terzo Polo), un vero e proprio schieramento contro gli indennizzi ai "colpi di frusta", cioè le piccole lesioni al collo che spesso vengono lamentate a seguito di un tamponamento automobilistico. L'obiettivo finale è di cercare di escludere dalla possibilità di rimborso le lesioni di piccola entità, non verificabili attraverso degli accertamenti clinici strumentali. Tra le altre proposte c'è anche quella di istituire una banca dati dei testimoni e una banca dati dei danneggiati, che affianchino la banca dati dei sinistri per bloccare le truffe "seriali".
Questi emendamenti di quanto contenuto negli articoli 31-34 del decreto hanno l'obiettivo di evitare che venga applicato il risarcimento da danno biologico permanente nel caso delle lesioni di minore entità, in cui il danno è spesso "soggettivo" e non verificabile direttamente con esami medici. In altri Stati, come la Francia, per le lesioni fino a 2 punti percentuali di invalidità permanente, viene risarcito solo il danno biologicamente temporaneo oltre alle spese mediche. Tra questi sarebbe compreso anche il "colpo di frusta", considerato uno dei principali fattori di truffa ai danni delle compagnie assicurative. Soprattutto nelle regioni meridionali, infatti, "la percentuale dei sinistri con lesioni - come si trova scritto nella relazione illustrativa degli emendamenti proposti- fa infatti registrare punte anche superiori al 40% rispetto alla media". Per questo motivo l'accesso delle compagnie alle banche dati dei testimoni e dei danneggiati può essere un valido strumento per debellare le truffe di questo tipo.
Infine, sono previste anche delle possibili modifiche al funzionamento della scatola nera, per cui si prevedrebbe l'obbligo di sconto sulla polizza auto di almeno il 10 o il 20% per chi accetta di installarla sul proprio veicolo. In alternativa è stato proposto che lo sconto debba quanto meno superare il costo di acquisto e installazione del dispositivo stesso.