Per evitare di trovarsi circondati da assicurazioni auto fasulle, è fondamentale fare trovare all'automobilista o al motociclista un'offerta conveniente. Ne è convinto il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani, che ha commentato i drammatici dati sulle polizze contraffatte in Italia.
Ben il 9% degli automobilisti italiani circola senza assicurazione. Una percentuale che arriva al 17% tra chi guida un furgone e al 15% tra i proprietari di una moto. Le categorie che subiscono meno controlli, insomma, sono quelle più propense a trasgredire, contro il 2% dei guidatori di pullman e il 4% degli autotrasportatori privi di copertura assicurativa. Proprio un maggiore controllo, per Damiani aiuterebbe ad arginare il dilagare di assicurazioni contraffatte o addirittura assenti.
"Il fenomeno delle frodi assicurative si può debellare - spiega Sticchi Damiani - con due semplici provvedimenti di facile adozione senza impatti per le casse dello Stato. Il primo è il potenziamento dei controlli attraverso l'omologazione degli strumenti elettronici per questo tipo di accertamento. Il secondo è la repentina riduzione dell'importo delle polizze".
I costi medi dei premi assicurativi, infatti, sono da capogiro. Secondo Ania, l'importo medio è di 525 euro l'anno, cifra che per l'Aci è molto più auto: 740 euro annui. Insomma, il triplo dell'Imu per la cui abolizione sta lavorando il Governo Letta.
"Tale riduzione - continua Damiani - si può perseguire dando un seguito alla proposta di legge che l'Automobile Club d'Italia ha presentato già al Governo Monti, in grado di abbassare del 40% il costo della Rc auto contrastando gli illeciti".