Per combattere le truffe in materia di assicurazione auto è stato ufficialmente istituito l'Archivio Integrato Antifrode. Un database che aiuterà le compagnie assicurative a prevenire le truffe ai loro danni, considerati principali colpevoli dell'elevato costo delle polizze auto italiane. I primi effetti positivi sul settore sono attesi già per i prossimi mesi: per rimanere aggiornato ricordati di consultare la nostra sezione di assicurazione auto, per vedere come fluttueranno i prezzi delle polizze nei prossimi mesi.
Il 30 luglio è entrato in vigore il decreto interministeriale che istituisce l'Archivio informatico Integrato Antifrode. La banca dati digitale, gestita dall'Ivass e alimentata in collaborazione con le singole compagnie assicurative, permetterà di stabilire il rischio di frode per ogni incidente registrato. In questo modo smascherare i furbetti sarà più semplice e le compagnie, sentendosi più tutelate, saranno in grado di proporre preventivi di assicurazione auto più convenienti ai propri clienti.
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Archivio informatico Integrato Antifrode: ecco come funziona
Come spesso accade in queste circostanze, anche l'introduzione dell'Archivio informatico Integrato Antifrode è stato preceduto da tantissimi casi di truffe perpetrati ai danni delle compagnie assicurative. Un fenomeno in continua crescita sul tutto il territorio nazionale che ha spinto le Istituzioni ad intervenire cercando di creare un sistema di controlli molto più esteso e capillare.
L'obiettivo del AIA è infatti quello di raccogliere tutte le informazioni fornite dalla varie compagnia assicurative e di determinare per ogni caso di sinistro RC auto un indicatore di potenziale rischio frode. Gestito direttamente dall'IVASS, questo nuovo Archivio determinerà anche l'introduzione di un nuovo sistema sanzionatorio molto più severo e rigido.
La sua messa in opera sarà progressiva ed avverrà attraverso due fasi distinte. Durante la prima fase confluiranno sull'archivio tutte le informazioni provenienti da:
· Banca dati sinistri, Anagrafe testimoni e Anagrafe danneggiati;
- Banca dati dei contrassegni assicurativi;
- Archivio nazionale dei veicoli;
- Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida;
- Pubblico Registro Automobilistico;
- Ruolo dei periti assicurativi.
Durante la seconda fase cominceranno invece ad arrivare in Archivio anche tutte le informazioni relative agli individui direttamente e indirettamente coinvolti in sinistri. Attraverso l'elaborazione di questi dati sarà possibile definire il potenziale rischio di frode e monitorare le procedure di controllo messe in atto da ogni singola impresa assicurativa.
Cosa potrebbe limitare gli effetti dell'AIA?
In questo
modo sarà possibile controllare la corretta attuazione delle procedure previste
dal codice stradale sia da parte delle assicurazioni sia da parte degli utenti.
L'aspetto che potrebbe limitare maggiormente il grado di efficienza di questo
sistema di controllo è senza dubbio il profondo ritardo tecnologico delle compagnie assicurative aderenti. Infatti,
l'impossibilità di far confluire sull'archivio tutte le informazioni necessarie
potrebbe compromettere la validità delle analisi prodotte.