Il nuovo codice della strada, entrato in vigore un mese fa, è promosso. Almeno stando agli ultimi dati analizzati dal Centro di coordinamento Viabilità Italia che registrano una diminuzione del numero di incidenti su strade e autostrade.
Nel mese di agosto la Polizia stradale ha rilevato infatti 81 incidenti mortali con 89 vittime a fronte dei 119 scontri e 128 decessi dell'agosto 2009: -10%. Per converso sono aumentate le infrazioni contestate, +8% tra agosto 2009 e agosto 2010, specialmente le sanzioni per eccesso di velocità. Nelle ore notturne dei weekend, le più delicate nel periodo estivo, la riduzione degli incidenti mortali è stata del 9% circa e del 5% delle vittime rispetto al 2009.
Il giro di vite delle nuove norme non ha però risolto tutti i problemi. È ancora alto infatti il numero degli italiani che alla guida non porta le cinture di sicurezza, non usa l'auricolare per parlare al cellulare o guida sotto l'effetto dell'alcool. La Fondazione Ania inoltre sottolinea che sono sempre più frequenti le cattive abitudini degli italiani al volante: telefonare, scrivere sms, inserire cd o cambiare la stazione radio, truccarsi, e perfino leggere il giornale e lavorare al pc. Su questo fronte il nuovo Codice non sembra aver introdotto sufficienti limitazioni se il numero delle violazioni è rimasto pressoché invariato rispetto al 2009. Un trend che va modificato.
Tutti questi comportamenti, oltre a mettere a rischio la sicurezza stradale, provocano sinistri che incidono pesantemente sulle tariffe Rc auto. I 3,7 milioni di incidenti stradali avvenuti nel 2008 sono, secondo l'Ania, un danno a livello economico per gli assicurati, che si vedono aumentare la classe di merito di appartenenza con relativo cospicuo aumento del costo della polizza. Costi che vanno a sommarsi all'inasprimento delle multe, che con l'introduzione del nuovo Codice si sono fatte più salate soprattutto per i neopatentati (con patente B conseguita da meno di 3 anni) e i conducenti di pullman, taxi e camion.
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