Per la prima volta dal 1990 sono diminuite le spese legate all'acquisto e all'utilizzo dell'automobile in Italia. Lo evidenzia l'Aci nel suo annuario statistico 2010 secondo il quale nel 2009 si sono spesi circa 165 miliardi di euro nel settore automobilistico, -2,3% rispetto al 2008. I dati si riferiscono all'anno 2009 e al primo trimestre del 2010, ma già si prevedono forti peggioramenti alla luce delle ultime novità sul mercato dell'auto registrate nel luglio 2010.
Secondo l'annuario statistico quella per l'automobile è la terza voce di spesa per le famiglie italiane, dopo la casa e l'alimentazione. Il prelievo fiscale incide per circa un terzo e l'aspetto più consistente della spesa è rappresentato dall'acquisto dell'auto. In calo la spesa per la Rc auto (circa 15,7 miliardi di euro, -3,4% rispetto al 2008) e quella relativa ai carburanti (40 miliardi di euro, -10%). Si consolida infatti la scelta più oculata, il "fai da te" per il rifornimento di carburante e si sfrutta al meglio la concorrenza delle Rc auto cambiando compagnia anche ad ogni rinnovo dato che l'esborso per l'assicurazione è al secondo posto tra le voci delle spese per l'autoveicolo.
Se sono diminuite le spese per Rc Auto e carburanti, nel 2009 sono aumentate invece quelle per l'acquisto (58,2 miliardi di euro, +0,4%), per la manutenzione (25,4 miliardi, +2%), per i pneumatici (7,3 miliardi, +0,2%), per i parcheggi (8,1 miliardi, +1%) e per la tassa automobilistica (5,5 miliardi, +0,5%). L'ultimo posto della classifica per voce di spesa sostenuta è occupato dai pedaggi autostradali con 4,1 miliardi di euro, +0,8%. Sulle complessive otto lo scorso anno sono aumentate pertanto sei voci di spesa.
In controtendenza con gli ingenti costi legati al mantenimento di un autoveicolo, il 2009 ha visto aumentare il numero delle auto in circolazione (a quota 36.371.790 unita') con una crescita sull'anno precedente di oltre 265mila unita'. Inoltre si è ridotto, rileva l'Aci, il prelievo fiscale per tutti i veicoli: nel 2009 sono stati versati nelle casse del fisco 57,5 miliardi, -5,6% rispetto al 2008.
Nonostante l'aumento delle auto in circolazione, nelle città si è rilevata una diminuzione del parco veicoli. Sono solo due i comuni nei quali il circolante, rispetto al 2008, risulta in leggera crescita: Firenze e Napoli. Gli ecoincentivi sembrerebbero aver funzionato, facilitando lo svecchiamento del parco auto. È questa l'opinione del presidente dell'Aci, Enrico Gelpi, secondo il quale ulteriori risparmi potrebbero venire da una tassazione più equa: il bollo deve tornare ad essere bollo di circolazione, pagato in proporzione ai chilometri percorsi e in base alle emissioni di CO2, favorendo di conseguenza anche gli eco-incentivi. E conclude: "Avere sulle nostre strade auto meno inquinanti, che consumano meno e che sono più sicure è un vantaggio per l'intera collettività".
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