Le perdite dell'ultimo semestre, ammontano 1,977 miliardi di sterline (pari a 2,47 miliardi di euro) contro un utile netto di 6,679 miliardi dell'anno scorso, il risultato negativo, sono da imputarsi alla forte svalutazione di mercato, superando quota 9 miliardi di euro.
I paesi più colpiti sono Italia e Spagna, quest'ultima da un comunicato della stessa società, rivolto ai sindacati, sarebbe pronta a congedare in maniera definitiva entro pochi giorni, 1.075 impiegati, pari al 25% della forza lavoro, cui l'età media è di 38 anni, è secondo i rappresentanti degli stessi lavoratori, aprire un tavolo di trattative vista l'attuale situazione, sarebbe un'impresa quasi impossibile.
La stessa procedura è annunciata per l'Italia: proprio ieri, la compagnia di telefonia, ha comunicato che visto l'andamento del settore TLC, "risulta necessaria un'azione di trasformazione ed efficienza che passa attraverso la ridefinizione complessiva del costo del lavoro e una riduzione del perimetro aziendale pari a 700 esuberi, nelle funzioni di staff e supporto, e non a diretto contatto con il cliente".
Già da lunedì, saranno aperte le formalità per un licenziamento collettivo, e nel frattempo i sindacati sono sul piede di guerra, commentando la grave situazione Eric Poli, funzionario della Slc Cgil, spiega che, "Siamo disponibili al dialogo fermo restando che l'apertura delle procedure di mobilità, è un'iniziativa forte ed eccessiva, si tratta di individuare soluzioni sostenibili e ribadiamo il nostro no ai licenziamenti".
Insomma per l'Italia questa si annuncia come l'ennesima sconfitta per lavoratori e famiglie, già strette dalla morsa della congiuntura economica.