Internet spazza via un gigante della storia del XX secolo, la televisione. Anche il mercato dell'intrattenimento si sposta sempre più verso i canali web, mentre le vendite dei televisori crollano. Meno zapping più streaming è la nuova ottica degli spettatori 2.0. Oggi disporre di una linea efficace è fondamentale per non essere tagliati fuori dal mondo, per sostenere una serie di attività sempre più complessa, per vivere nella società che si è delineata. E la possibilità di porre le ADSL migliori a confronto agevola la ricerca, in un business sempre più inflazionato da offerte e operatori.
Il giovane spodesta l'anziano. Una storia che nel mondo naturale è una costante, e la società la rispetta appieno, essendo essa stessa parte di quella logica, figlia e prodotto. Così, sempre più gente pone le tariffe TeleTu a confronto con quelle di Alice, Fastweb e tutte le altre. Sempre meno, invece, la gente si pone gli stessi interrogativi agirandosi nel reparto tv. Il giovane detrona il vecchio re.
Se fino a pochissimo tempo fa calcio, serie tv e film sono state appannaggio universale del tubo catodico, ora le cose vanno diveramente. La Tv On Demand acquista proseliti e quella tradizionale li perde. I canali in streaming sotterrano i canali generalisti. Il tutto riflesso alla perfezione nelle modalità di consumo degli italiani: le vendite dei televisori crolla e perde il 36,5% del proprio business in soli 4 anni.
A rivelarlo è uno studio di Anitec, sezione di Confindustria che si occupa di elettrodomestici, la quale ha rilevato come la vendita di televisori sia passata dai 7,2 milioni del 2010 ai 4 milioni del 2014. Un crollo avvenuto per tappe intermedie, con diminuzioni progressive anche nel 2011 e nel 2012.
Non è un caso che, parallelamente, si assista a un boom di vendite nel settore tecnologico, con tablet e smartphone che aumentano la propria mole di vendite con percentuali da capogiro in tutto il mondo. Magari la televisione non scomparirà, come preconizzano in molto, però diventa sempre meno influente a un pubblico che si fa sempre più connesso e meno spettatore passivo.