Entro fine luglio dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali sulle linee guida per il contrasto allo spam (pubblicità indesiderata) che ci inonda quotidianamente invadendo la nostra privacy, sia attraverso telefonate a tutte le ore, sia attraverso email, sia sui siti "social" e di messaggistica più frequentati.
Viene ora rafforzato il diritto per utenti e consumatori di non ricevere alcuna forma di comunicazione pubblicitaria o promozionale senza il loro preventivo consenso.
Il divieto vale per qualsiasi mezzo tecnologico automatizzato utilizzato, ovvero telefonate preregistrate, sms, mms, email, fax e riguarderà anche i messaggi inviati agli utenti dei social network e di messaggistica, come Facebook, Twitter, Skype, WhatsApp, Messenger, Viber.
Quindi, la disponibilità su internet dei dati personali degli utenti (telefono, email, ecc.) non autorizza le imprese a utilizzarli neanche per campagne di marketing virale o mirato.
Ma attenzione, resta la possibilità per le aziende a cui abbiamo già dato l'ok una volta di proporci altri prodotti simili oppure, se a un utente di Facebook "piace" un marchio, non potrà lamentarsi se riceverà qualche offerta legata ad esso o ancora, su Twitter potremo ricevere proposte da soggetti di cui siamo "follower".
Per persone fisiche e società sarà quindi più facile difendersi denunciando on-line al Garante gli "spammer", che rischiano multe fino a 500.000 euro.