I phablet sono una nuova categoria di dispositivi portatili, in sostanza dei cellulari con una schermo ultra large, degli ibridi tra smartphone e tablet.
Nei phablet lo schermo è abbastanza grande da permettere di leggere sforzando poco la vista: il tutto agevola la navigazione e il giocare, cosa che sempre più utenti fanno, sostenendo il piccolo sacrificio rappresentato dal maggiore ingombro rispetto ad un comune telefono.
Per aver un'idea delle dimensioni di un phablet consideriamo che mediamente un telefonino ha una dimensione di circa 124 mm, mentre un tablet misura circa 242 mm, per cui il phablet con i suoi 155 mm si presenta come la soluzione intermedia. Secondo le previsioni degli analisti nel 2013 saranno circa 60 milioni i phablet venduti nel globo, nel 2012 sono stati circa 26 milioni, con una variazione delle vendite del 136%.
Il capostipite dei phablet è stato il Samsung Galaxy Note con display da 5,5 pollici, per questo modello alla fine del 2012 le vendite sono state oltre 5 milioni di pezzi.l Altro phablet da 5,5 pollici di schermo è il Lenovo k900, dotato di un processore Intel potentissimo, che secondo alcuni test sarebbe più potente anche del processore del Samsung Galaxy S4.
Punta di diamante dell'asiatica LG è l'Optimus G Pro, sempre dotato di schermo da 5,5 pollici. Questo modello in Sud Corea ha venduto 500 mila pezzi in appena 40 giorni. È invece dotato di un display da 6,1 pollici l'Ascend Mate della cinese Huawei, con processore a quattro unità di elaborazione e 2 gb di Ram.
A breve la Samsung dovrebbe annunciare due Galaxy Mega, dalle prime in descrizioni dovrebbero avere display da 5,8 pollici e 6,3. Gli altri produttori con in testa la canadese Blackberry e la finlandese Nokia sono in fase avanzata di progettazione di un proprio dispositivo phablet.
La stessa Apple, con il suoi Iphone con display da 4 pollici per non rischiare di fare la figura del nano, ha lanciato sul mercato Ipad Mini, con 7,9 pollici di display, dimensioni ridotte e piena compatibilità con le App grazie all'hardware collaudato.