La tecnologia fa passi da gigante e quello che già alcuni ipotizzavano è ormai una realtà: se fino ad oggi e a partire dal 2010, anno in cui uscì il primo iPad (che seppur non è stato il primo tablet è comunque il più noto), la distinzione tra un cellulare ed un tablet era chiara e netta, ora la fusione tra i due device è pronta per il lancio sul mercato.
I tablet sono via via diventati sempre più piccoli e portatili come il mini iPad, mentre gli smartphone sempre più grandi e con schermi fino a cinque pollici come il nuovissimo il Samsung S IV: ma forse non avranno una vita commerciale molto lunga se, come alcuni ipotizzano, i phablet riscontreranno un successo tale da oscurare i loro predecessori.
Con i phablet si potrà navigare ed operare on line con le stesse potenzialità di un tablet ma anche telefonare, cosa che forse anche con l' iPad ed altri tablet sarebbe possibile se le logiche commerciali che stanno a monte della produzione di tali dispositivi lo impedisse; possiamo però dire che il Samsung Galaxy Note da 5 pollici sia l'antesignano dei phablet.
Preannunciati al Ces e presentati al Cebit di Hannover, tra i primi modelli di phablet che si potranno acquistare citiamo lo Huawei Ascend Mate, di soli 200 grammi di peso con schermo a 6 pollici e processore quad core (prezzo: 599 euro), e l' Asus Fonepad, con schermo da 7 pollici e una CPU Intel Atom Z2420 da 1.2GHz e 1GB di RAM (un phablet diciamo di ingresso, dal costo di soli 200 euro).
In ogni caso, sia che si tratti di un phablet di fascia medio-bassa piuttosto che di più alto livello, le prestazioni e gli utilizzi saranno quelli tipici di un tablet ma con in più la possibilità di videochiamate (ovvio che per telefonare occorre usare gli auricolari) o, similmente, si potrà telefonare come con uno smartphone e usare internet o le altre funzioni molto più comodamente.