Il distacco o il mancato allaccio della linea telefonica e internet costituiscono un danno patrimoniale ed esistenziale per il titolare del contratto e della sua famiglia. E' quanto hanno stabilito le sentenze dei Giudici di Pace di Grosseto e di Pisa in merito a due casi analoghi.
Un uomo di Grosseto è rimasto sprovvisto per un anno della linea telefonica e della connessione internet nonostante avesse pagato regolarmente le bollette e lo avessero più volte rassicurato sull'imminente risoluzione del problema. Il danno patrimoniale ed esistenziale che la compagnia telefonica deve rimborsare all'utente, secondo il Giudice di Pace di Grosseto, ammonta a 2.800 euro, più il pagamento delle spese processuali e degli onorari di legge.
Stessa disavventura per una famiglia di Pisa che, stando alle disposizioni del Giudice, dovrà essere risarcita dal proprio gestore telefonico. In questo caso, però, il titolare dell'utenza, la moglie e il figlio hanno presentato richieste di risarcimento autonome e tutte sono state accolte. Triplice rimborso dunque per il gestore, che ha privato i tre del diritto alla comunicazione. Questo, ha spiegato il Giudice, è particolarmente grave, poiché viviamo in un'epoca in cui la comunicazione è fondamentale in ogni aspetto della vita quotidiana. La famiglia dovrà ricevere dal gestore il rimborso per i danni patrimoniali ed esistenziali, per un totale di 5.00 euro.
"E' grave - ha commentato il Presidente di Confconsumatori Toscana, Marco Festelli, che ha seguito in giudizio i due consumatori - che un cittadino sia obbligato ad adire le vie legali per il riconoscimento di diritti legislativamente garantiti nonostante i numerosi provvedimenti dell'Autorità Garante in materia. Gli sportelli di Confconsumatori in Toscana continuano a riscontrare vicende simili e comportamenti scorretti da parte dei gestori della telefonia".