L'Italia è in "wirelessless" (senza WiFi): certamente non ovunque, ma sono molte le città o i luoghi come ad esempio gli alberghi, a non avere accessi alla rete WiFi. Una situazione spiacevole visto che siamo uno stato in cui il turismo incide parecchio.
Da un'indagine di HRS Italia, è saltato fuori che il nostro Bel Paese è alla penultima posizione soltanto come accessi WiFi negli alberghi, quindi non stupiamoci se in molte città il wireless è praticamente inesistente.
Il 67% degli alberghi europei offre questo servizio gratuitamente, in Italia abbiamo una percentuale del 53% e dove è disponibile, molte volte, si paga a caro prezzo, mentre in Turchia troviamo un 85% di alberghi che offre Internet gratis.
Velocità bassa a prezzi alti
Come in molte altre cose ci adagiamo sugli allori, senza pensare che il WiFi ormai è fondamentale nella vita di tutti i giorni, sia per il lavoro che per il turismo.
Questo comporta una perdita economica e nella situazione in cui siamo, farebbe comodo fare qualche "upgrade" tecnologico, a cominciare dalle linee telefoniche/adsl che ormai sono vecchie di anni, quindi lente.
Se fate un paragone con la Corea del Sud, "corrono" circa 300 volte più veloci rispetto al nostro internet.
Ma paragoniamoci con qualcuno di più vicino a casa nostra. La Romania è quarta al mondo (classifica Akamai di Novembre 2012), dopo Hong Kong, Corea del Sud e Giappone. Con 10 euro al mese si viaggia a 100 Mbps, noi non possiamo nemmeno paragonarci a loro come prezzo/velocità.
Nella maggior parte dei casi, nel privato, non superiamo i 7,5 Mbps, solo in alcune città si arriva a un picco di 30 Mbps (con fibra ottica) e i costi, si sa, non sono accessibili a tutti.
Il bisogno di velocità su Internet e di accessi alla rete nelle strutture e nelle varie zone delle città, è sempre più impellente; per questo bisognerebbe investire maggiormente su queste tecnologie, dando all'Italia una possibilità di crescere sia come turismo sia come lavoro. In molti stati, con l'aumento di accessi internet e di qualità della rete, si è avuto addirittura un aumento del PIL e di posti di lavoro.