Per
quanto riguarda l'Internet
of Things,
l'Italia non è sicuramente all'avanguardia: basti pensare che
troviamo ancora difficoltà a scegliere l'offerta
ADSL giusta per le nostre esigenze! Il resto del mondo, invece,
sembra aver investito molto nella nuova tecnologia IoT e la nostra
Nazione, bisogna ammetterlo, un piccolo passo avanti sta per farlo.
E' nata infatti, durante Meet Iot a Torino, la
prima associazione di categoria che
punterà allo sviluppo e alla diffusione dell'Internet of Things in
Italia.
Associazione di categoria Internet of Things: di cosa si tratta?
IoT Italy è nata nella patria italiana dell'Internet of Things, Torino, e verrà registrata il 19 ottobre. A capo di questa idea ci sono Alessandro Bassi e Giulio Coraggio, due dei massimi esperti di IoT, che hanno voluto promuovere un soggetto di categoria senza fini di lucro studiato per connettere i vari protagonisti dello sviluppo della tecnologia Internet of Things. Radunare tutti i soggetti potrebbe essere utile perché qualche industria italiana aveva precedentemente iniziato autonomamente a tessere degli accordi, basti pensare a quello di co-innovazione stretto da Telecom con Ericsson, proprio per l'IoT.
I protagonisti dell'associazione di categoria
Quali sono questi protagonisti che formeranno la nuova associazione di categoria dell'Internet of Things? Innanzitutto, fondamentale, è che ci siano i gruppi industriali attivi nel campo dello sviluppo di infrastrutture, sistemi, piattaforme informatiche per il sistema bancario assicurativo, di consulting e di telefonia; oltre a questi "senatori" dell'IoT, l'associazione includerà i "novelli" delle startup, futuro dell'innovazione informatica italiana e non.
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Associazione di categoria Internet of Things: il futuro nel think tank
L'Italia
per cercare di adeguarsi al progresso nell'ambito dell'IoT, mercato
che su scala globale raggiungerà cifre astronomiche di circa 19
trilioni di dollari nel 2020, deve migliorare infrastrutture, skills
e incrementare il rapporto con le istituzioni.
Per realizzare
questi obiettivi l'IoT Italy si fonda sul think
tank,
quello che italianizzato significa serbatoio di pensiero, ovvero
l'associazione si
propone di essere l'ente di riferimento per
i rapporti tra i soggetti che operano nel mercato IoT e le
istituzioni: creando iniziative sinergiche si potranno massimizzare i
vantaggi (anche economici) che questa tecnologia porterà e
collaborando in maniera cooperativa si potrò anche diffondere la
cultura dell'Internet of Things all'interno dell'opinione pubblica.
Internet of Things: prospettive future
Il dato economico che raggiungerà l'Internet of Things l'abbiamo detto, ma c'è di più: secondo uno studio di Accenture, grazie all'IoT, entro il 2030, il Pil USA aumenterà di oltre il 2%, quello di Germania e Gran Bretagna potranno rispettivamente dell'1,7% e l'1,8%.
L'Italia, per i motivi di carenza infrastrutturale, di skill e di supporto delle istituzioni, è ancora lontana da poter incrementare il proprio Pil grazie a questa tecnologia; la missione di IoT Italy potrebbe essere la soluzione giusta.