Internet si prende una fetta di tempo dei consumatori sempre più rilevante. Quello trascorso sul web dagli utenti sarebbe addirittura raddoppiato negli ultimi dieci anni, triplicato nella fascia d'età 16-24 anni. D'altronde la cosa non può sorprendere se si considerano le significative implementazioni dal punto di vista di infrastrutture, servizi e attività apportate negli ultimi due lustri. L'offerta ha segnato un ampliamento notevolissimo, spesso gli utenti necessitano di collegarsi a specifici siti di comparazione per porre le tariffe ADSL del mercato a confronto e selezionare la più appetibile. Applicazioni mobili, promozioni speciali e connessioni Wi-Fi gratuite hanno fatto il resto.
Il rapporto Ofcom su internet: utenti sempre più connessi
Che la società si sia evoluta – in chiave digitale – è una rilevanza percepibile tramite la semplice osservazione di ciò che ci circonda. Ora che informarsi su Telecom e le sue offerte, quelle di Fastweb o di Alice è diventato un gioco da ragazzi, ora che il sistema di navigazione si è fatto sempre più intuitivo e a misura di tutti, ora che la digitalizzazione galoppa incessante, anche il profilo dell'utente si rimodella sulle forme impresse dai prodotti mediali 2.0.
A dare concretezza oggettiva a una verità inconfutabile è il rapporto dell'Ofcom dal titolo "Adults Media Use and Attitudes Report 2015". Secondo lo studio, il tempo medio trascorso su internet da parte degli utenti sarebbe raddoppiato rispetto al 2005. Ogni settimana, spediamo in rete 20 ore e 30 minuti. Ancora più significativi l'aumento e il monte ore 'investito' dalla fascia 16-24 anni, che è passata dalle 10 ore settimanali del 2005 alle 27 del 2014.
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Cambiano anche le abitudini e i mezzi: boom di streaming e di navigazione mobile
E non è semplicemente la quantità di tempo impiegato su internet a mutare bensì anche il modo in cui esso viene investito. Rispetto a 10 anni fa, infatti, si registra un netto incremento di attività quali la navigazione sui social (triplicata dal 2007, quasi i tre quarti degli intervistati dichiarano di possedere almeno un profilo social), lo streaming di video (usuale per un quarto del campione e praticato dal 39% degli under 25) , le chiamate VoIP e i giochi in rete. Queste le rilevanze emerse dal sondaggio, che ha coinvolto un campione di 1890 test di età superiore ai 16 anni.
Non si può trascurare l'importanza assunta dai dispositivi mobile, che hanno sospinto un cambiamento profondo e una riconfigurazione del rapporto tra utente e internet. Come ricorda la ricerca di Ofcom, nel 2010 i tablet avevano una diffusione appena del 5%, nel 2014 tale percentuale è salita al 39%. All'esplosione dei tablet si è accompagnata la scalata anche del mercato degli smartphone, che ha fatto segnare un +33% di diffusione nello stesso periodo preso in considerazione, passando dal 30 al 66% di capillarità. Il 52% del campione, infine, utilizza il proprio smartphone per controllare la posta elettronica, contro lo stringato 5% del 2005.