Come già abbiamo ribadito più volte, il Piano Casa approvato dal governo Letta ha stanziato diversi milioni di euro per interventi mirati ai settori mutui e affitti, per rilanciare così il mercato immobiliare e dare una mano alle famiglie ad acquistare casa o a trovarne una in locazione. In particolare sono stati rifinanziati tre fondi ad hoc, due di sostegno alle famiglie in difficoltà nel pagamento della rata del mutuo o del canone di affitto ed uno per aiutare le giovani coppie, i genitori single, i lavoratori precari ad ottenere un mutuo acquisto casa: vediamo allora i requisiti necessari per accedere a tali sostegni.
Fondo di garanzia per mutui a giovani e precari, requisiti di accesso
Si tratta più precisamente del Fondo per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa nell'ambito delle iniziative per i giovani Diamogli Futuro, che mette in questo caso a disposizione delle garanzie statali per vanno a coprire il 50% del mutuo così che le banche siano più incentivate ad erogare il finanziamento. Vi possono accedere i precari e giovani coppie sposate con un'età massima di 35 anni, le famiglie ed i genitori single con figli minori, che abbiano un reddito ISEE non oltre i 40.000 euro annui. Il mutuo deve essere non oltre i 200.000 euro e domandato per acquisto prima casa ad uso abitativo di massimo 90 metri quadri e non delle categorie catastali A1, A8, A9.
Fondo di solidarietà sospensione mutuo casa, requisiti di accesso
Si tratta del fondo statale che consente uno stop al pagamento della rata per quelle famiglie in difficoltà economiche a causa di: -perdita di lavoro (contratto a tempo indeterminato, determinato, parasubordinato) -handicap, infortuni, morte o comunque sopraggiunta non autosufficienza del mutuatario (o di uno dei due cointestatari se mutuo cointestato. Il Fondo consente lo stop per 18 mesi del pagamento della rata, la cui quota interessi (con esclusione dello spread bancario) viene pagata alla banca dal Fondo stesso. Per accedervi occorre inoltre che il mutuo sia in corso da almeno un anno e sia al massimo di 250.000 euro per acquisto prima casa, che il reddito ISEE sia non oltre i 30.000 euro.
Fondo di garanzia per l'affitto, requisiti di accesso
Viene gestito direttamente dai Comuni: ci sono 40 milioni per il biennio 2014/15 ma solo per quelle città ad "alta tensione abitativa che abbiano già attivato bandi per l'erogazione di contributi in favore di inquilini morosi incolpevoli" (così recita il decreto). Il nome completo è "Fondo di garanzia a copertura del rischio di morosità di locatari altrimenti affidabili" e come fa intuire è per sostenere chi ha sempre regolarmente pagato il canone di locazione (affitto di una casa ad uso abitativo) ma si trova ora in difficoltà: i soldi vengono in realtà erogati direttamente al proprietario di casa, così che l'inquilino possa stare tranquillo. I requisiti di accesso ovviamente sono però a riguardo dell'inquilino: -reddito annuo imponibile che non sia superiore alla somma di due pensioni minime Inps, con l'affitto che supera il 14% di tale reddito -per chi vive in case popolari, il reddito non deve superare quello determinato dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano appunto per l'assegnazione di alloggi popolari di edilizia pubblica, il cui affitto sia oltre il 24% di tale reddito.