In parte è imputabile al maggior utilizzo di Internet e della comunicazione istantanea con SMS, MMS, e-mail e social network vari, in parte è imputabile anche alla crisi economica; ma i dati pubblicati dai tre grandi gestori telefonici italiani parla chiaro: gli italiani nel 2012 hanno fatto 1.484 milioni di telefonate da cellulare in meno, con un conseguente calo dei ricavi di un miliardo e mezzo di euro.
Quelli che erano i 17,7 miliardi raggiunti nel 2011 dai tre gestori sono calati a quota 16,2 miliardi, il risultato è influenzato anche dal calo delle tariffe ma comunque tale tendenza sembra dover continuare anche nel 2013. Le perdite maggiori le subisce il maggiore operatore, ovvero Vodafone che registra un -9,8% sul fatturato e un 47,5% delle telefonate "non effettuate", segue a ruota Tim che subisce un calo nel fatturato del 9% e a cui sono ascrivibili il 40% delle telefonate che mancano all'appello e infine Wind che vede il suo fatturato ridursi del 4,4% e si accaparra una fetta modesta dell'11,5% della torta assai indigesta di quasi un miliardo e mezzo di telefonate non effettuate.
Per contenere i danni e per correre ai ripari, le aziende telefoniche hanno annunciato dei piani di taglio degli esuberi: Vodafone comincerà a ridurre sin da subito le retribuzioni e ridurrà l'organico impiegato in Italia fino a 700 unità, anche Telecom Italia ha intenzione per il biennio 2014-15 di proporre un piano di taglio di 2.750 dipendenti da proporre ai sindacati, che sicuramente non avalleranno la decisione a cuor leggero.