Che la connessione internet in Italia sia più lenta rispetto alla maggior parte degli altri Paesi europei non è certo un mistero. E lo sanno bene tutti quei consumatori che, non potendo farne a meno, devono mettere le diverse offerte ADSL a confronto per trovare l'operatore che garantisca la connessione più performante ad un prezzo onesto.
Se anche tu sei alle prese con la ricerca dell'offerta giusta per poter navigare senza continue interruzioni saprai anche che, al momento, la copertura della banda ultralarga in Italia non è delle migliori, limitandosi al 36% del territorio. Quante volte ti sarà capitato di informarti su Telecom Italia, Alice, Vodafone Casa e sull'offerta di tutti gli altri operatori per poi scoprire che la banda ultralarga non era disponibile nella tua zona?
Connessione internet: in Europa la banda ultralarga è la regola
Se in Italia la banda ultralarga copre solo il 36% del territorio, negli altri Paesi europei si parla del 68% della copertura. Se da noi una velocità di connessione in download superiore ai 30 Megabit al secondo è l'eccezione, in Europa è quasi la regola.
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Velocità di connessione Internet: i dati del Rapporto Akamai
Stando a quanto emerso dall'ultimo Rapporto Akamai sullo Stato di Internet, in Italia la velocità media di connessione nel 2014 è stata di 5,6 Megabit al secondo. Un risultato abbastanza deludente anche se, va detto, ha fatto registrare un miglioramento del +7,2% rispetto all'anno precedente.
I nostri colleghi europei navigano tutti più veloci di noi. In Germania la velocità media di connessione internet era di 8,8 Mbps (Megabits per second – Megabit al secondo) a fine 2014, in Irlanda di 12,7 Mbps e in Svizzera era addirittura di 14,5 Mbps. Anche la Turchia e la Slovacchia si sono posizionate meglio di noi, rispettivamente con una velocità di download di 5,8 e 8,2 Megabit al secondo.
Banda ultralarga: sbloccati 2,2 mld di euro
Buone notizie sono però arrivate all'inizio di agosto: il Governo ha finalmente sbloccato 2,2 miliardi di euro destinati al piano per la banda ultralarga, per il momento non ancora formalizzato tramite decreto. Si tratta di fondi destinati alla realizzazione di infrastrutture per la banda ultralarga nelle cosiddette "aree bianche", ovvero in quelle aree dove gli operatori privati di telefonia non investirebbero mai senza un aiuto da parte dello Stato.
L'obiettivo è di raggiungere la copertura totale della banda ultralarga entro il 2020. Ambizioso, ma comunque possibile secondo il Governo e la Commissione Ue. Il piano prevede inoltre che entro quella data almeno la metà della popolazione italiana possa usufruire di una connessione superveloce a 100 Mbps. Attualmente solo il 4% degli Italiani utilizza questo genere di connessione internet.
Non ci resta dunque che pazientare ancora qualche anno. Gli operatori privati sono già al lavoro per portare la banda ultralarga sulla maggior parte del territorio italiano e il Governo sta iniziando a muoversi affinché anche le aree meno "appetibili" per il mercato privato possano beneficiare dello stesso trattamento.