Se hai intenzione di attivare una nuova tariffa internet casa con ADSL o fibra ottica, oltre ai costi e alle specifiche dell'abbonamento, è importante controllare la banda minima garantita dall'operatore. Stiamo parlando della velocità internet minima per navigare in rete da postazione fissa.
Continua a leggere questo articolo per capire come verificare la banda minima garantita e che cosa fare se, una volta attivata la tariffa internet, il provider non dovesse garantirti la velocità minima ADSL o fibra promessa.
Che cos'è la banda minima garantita?
Innanzitutto, se ti stai chiedendo cosa significa banda minima garantita è presto detto. Spesso indicata anche con la sigla "BMG", la banda minima garantita è la velocità minima al secondo che l'operatore garantisce al cliente, anche in caso di congestione della rete.
È misurata in Kbps (kilobit al secondo) e deve essere sempre comunicata al consumatore in fase di attivazione del contratto. Prima di acconsentire all'attivazione dell'offerta internet ricordati quindi di verificare tra le condizioni contrattuali la velocità minima garantita dalla compagnia per il piano tariffario che hai scelto.
Tieni presente che il valore minimo della banda larga varia seconda del provider e della tipologia di connessione internet scelta (ADSL 20 Mega, fibra FTTC 30 Mega, fibra FTTH 100 Mega, ecc.).
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Come calcolare la banda minima garantita?
Oltre a controllare sul contratto i valori della banda minima garantita, una volta attivata l'offerta internet ti consigliamo poi di verificare la velocità effettiva della rete internet appena attivata attraverso il cosiddetto internet speed test.
Sul web sono disponibili tantissimi software gratuiti di questo tipo. Tuttavia, se hai il dubbio che la velocità della tua connessione sia più lenta rispetto a quella promessa dalla compagnia, ti consigliamo di utilizzare lo Speed Test AGCOM, anch'esso gratuito e open source.
Il Misurainternet Speedtest è infatti il software ufficiale dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed è l'unico programma ad avere valore legale in caso di controversie con gli operatori telefonici. Una volta terminato lo speed test, è possibile ottenere un certificato attestante la qualità della connessione.
Qualora i valori rilevati dallo Speed Test AGCOM fossero inferiori alla velocità minima garantita dal provider, tale documento costituirà prova di inadempienza contrattuale e potrà essere usato per richiedere il ripristino dei requisiti minimi promessi.
Reclamo velocità internet: come inviarlo all'operatore?
Nel caso in cui i risultati ottenuti con lo Speedtest Misurainternet risultino peggiore rispetto a quelli indicati dalla compagnia, potrai inviare un reclamo all'operatore cliccando sul tasto Invia il certificato al tuo operatore presente nell'area personale dell'utente sul sito misurainternet.it.
Dalla ricezione del certificato AGCOM, il provider avrà 30 giorni di tempo per ripristinare la velocità minima garantita. Dopo l'intervento della compagnia e comunque non prima di 45 giorni dall'emanazione del primo certificato, potrai di nuovo verificare la banda minima garantita.
Qualora i risultati del secondo speed test risultassero ancora inferiori alle soglie promesse, avrai diritto a recedere dall'offerta internet senza penali.