Secondo due ricercatori russi Nikita Tarakanov e Oleg Kupreev presenti alla Black Hat Europe, la conferenza dedicata ai temi della sicurezza informatica di Amsterdam in Olanda, le chiavette internet 3G e 4G dei diversi operatori di telefonia mobile di tutto il mondo utilizzate per la navigazione mobile sono particolarmente vulnerabili, in quanto potrebbero essere una fonte di infezione per il computer.
I due ricercatori russi hanno sottolineato come la provenienza dei dispositivi sul mercato è riferibile a due note aziende cinesi che forniscono queste chiavette. I malintenzionati potrebbero riuscire ad accedere appunto alle chiavette, andando a modificare il file di sistema.
Ognuno di questi modem, ha spiegato Tarakanov, viene venduto con un file di sistema preinstallato, una sorta di «mini sistema operativo» che è risultato facilmente attaccabile.
Pertanto è molto facile - ha spiegato Tarakanov durante la conferenza di Amsterdam - modificarlo e copiarlo sul dispositivo di nuovo e online ci sono diversi strumenti per farlo. Un software dannoso nel computer potrebbe trovare il modello e la versione del modem e riscrivere il file di sistema, infettando così tutti i computer su cui la chiavetta viene usata.
Anche i file di configurazione, ossia quelli che vengono utilizzati per installare il modem nel computer, sono facilmente attaccabili e modificabili allo stesso modo.