Il portafoglio virtuale Cashlog, messo a punto da Cartasì e dalla società Buongiorno, sta avendo un enorme successo. Come sottolinea il sito International Business Times, la popolarità di questo strumento è legata al fatto che si possono effettuare pagamenti dal cellulare, addebitando la cifra sul credito del telefono. Una peculiarità che rivoluziona il mondo degli acquisti mobile: si pensi a quanti utenti, potenzialmente, potrebbero dedicarsi allo shopping on line via telefonino e quanto beneficio potrebbero trarne gli esercenti (coloro che lo hanno scelto come forma di pagamento alternativo hanno registrato un aumento delle transazioni pari al 500%). Cashlog è in grado di offrire questo servizio grazie all'accordo stipulato con 130 compagnie telefoniche.
Approdato in Italia nel 2011 Cashlog si è inserito rapidamente nel mercato dei pagamenti mobile, che in Italia, come all'estero, sta registrando un grandissimo sviluppo. Seppur il nostro Paese sia più diffidente di altri nei pagamenti via web (comunque in aumento, grazie alla diffusione di internet adsl, wireless e a banda larga), si registra, secondo i dati raccolti dall'Osservatorio NFC & Mobile Payment, un interessamento sempre maggiore degli italiani per le transazioni tramite smartphone: nel 2011 il 76 per cento di persone di età compresa fra i 18 e i 54 anni, ha utilizzato lo smartphone per pagare.
I commercianti sono avvisati: chi non si rivolge al mercato della vendita merci on line dovrebbe iniziare a pensarci anche perché, i dati che abbiamo citato sopra sembrano essere destinati a una crescita esponenziale nel breve periodo. Un plauso, quindi, va al progetto italiano Cashlog, che ha compreso prima di molti il ruolo fondamentale dello smartphone nell'ambito dell'acquisto on line.
Per questi motivi Cashlog ha riscosso un successo a livello globale ed è presente anche in Germania, Francia e Spagna. Ora bisognerà vedere se Buongiorno sfrutterà il momento e riuscira a imporsi definitivamente su tutti i mercati internazionali. Le premesse sono ottime. Non ci resta che "tifare" per un'azienda tutta italiana.